L’utilizzo della tecnica Georadar (metodologia non invasiva) acquisisce sempre maggiore importanza nella ricerca e mappatura sia delle reti complesse che dei singoli sottoservizi interrati. La possibilità di eseguire una “ecografia” del sottosuolo in modo rapido, non lesivo ed economico, se rapportato ad altri metodi di indagine diretti, risulta essere sempre più apprezzato dai gestori e utilizzatori delle reti locali interrate.
Il principio che regola un rilievo GPR si basa sull’emissione nel terreno di un impulso elettromagnetico da parte di un’antenna trasmittente. Solitamente nello stesso corpo antenna è posizionato il ricevitore del segnale riflesso. Il sistema trasmissione e ricezione è continuo con una modulazione regolare nel tempo. Le onde elettromagnetiche si propagano nel sottosuolo e procedono in profondità fino a che non incontrano i target ricercati. L’individuazione del target avviene per la ricezione in superficie del segnale riflesso dal target medesimo. Attualmente sul mercato esistono diverse configurazioni per un sistema GPR. Quella più utilizzata prevede il sistema montato direttamente su un carrello facilmente trasportabile dove l’antenna, trasmittente e ricevente, è collegata al corpo centrale dello strumento attraverso un cavo schermato.
Il Georadar viene gestito da una consolle centrale che comanda tutte le varie fasi: dall’emissione delle onde alla registrazione dei files acquisiti.
Lo spettro di frequenza emesso dallo strumento è molto ampio. A seconda del tipo di trasduttore impiegato e dalla lunghezza dell’impulso inviato nonché dell’ampiezza del tempo di ascolto definito dall’operatore, verranno raggiunte profondità di investigazione più o meno consistenti. L’analisi dipenderà, quindi, dal tipo di terreno investigato (litologia), dalle dimensioni del sottoservizio da individuare e dalla sua profondità. Normalmente per la ricerca e la localizzazione di reti interrate si utilizzano antenne con frequenze centrali che vanno da 100 a 600 Mhz. Esistono almeno due diverse modalità operative per registrare delle sezioni georadar.
Applicazioni:
- Ricerca di servizi e manufatti : il georadar impiega un vettore di sensori multifrequenza e multipolari (antenne da 200 e 600 MHz), che permette di ricavare informazioni relative alla presenza di ostacoli (tubi pre-esistenti, manufatti, trovanti, ecc.) utili alle attività di scavo tradizionale, in minitrincea o perforazione.
- Analisi dei profili stratigrafici e caratterizzazione del terreno: il georadar, inoltre è in grado di ottenere indicazioni sulle caratteristiche litologiche del terreno da attraversare, al fine di poter determinare la metodologia di perforazione e posa ottimale.
- Rilevare la localizzazione e geometria di forme carsiche sotterranee, effettuare indagini in aree interessate da dissesto idrogeologico, valutare variazioni di stratificazioni geologiche, fratturazioni e spessori di terreni di riporto, nonché individuare vari tipi di discontinuità (faglie)
- Ingegneria civile e Ambiente: con un georadar adeguatamente allestito si possono effettuare indagini strutturali su pareti e pavimentazioni senza danneggiare in alcun modo il manufatto, localizzare armature in strutture di cemento, effettuare un rilievo dei differenti livelli stratigrafici costituenti il profilo dell’asfalto.
- Ricerca per bonifica ambientale: Un’altra interessante applicazione riguarda la ricerca e individuazione di strutture sepolte quali fusti, serbatoi e strutture, ai fini di un’eventuale progettazione e pianificazione di opere di scavo e di ricostruzione o per la bonifica delle aree interessate da tali presenze.
- Beni archeologici e Culturali: l’utilizzo di una tale moderna metodologia di indagine indiretta ad elevata risoluzione, di rapida esecuzione e dai costi contenuti, permette anche una migliore conoscenza del patrimonio archeologico ancora sepolto (strutture murarie, manufatti, siti di sepoltura, reperti, tracciati di antiche strade) e una più efficace pianificazione degli interventi di scavo, nonché il monitoraggio di opere d’arte ed edifici storici.
- Indagini giudiziarie: in questo caso il georadar può essere utilizzato nella ricerca di armi, ordigni sepolti, residuati bellici, oggetti e cavità in muri e pavimenti, localizzazione di nascondigli, cadaveri.